Itinerario da Santa Croce a Orlek (Slovenia), Padriciano, Basovizza, Trieste e Miramare
L’itinerario parte da Santa Croce in comune di Aurisina. Dal parcheggio del campo di calcio, seguendo la provinciale 1, si raggiunge Prosecco. Attraversato il paese si procede verso il Santuario di Monte Grisa da dove si gode un bellissimo panorama sul Golfo di Trieste. Si scende verso Opicina e si raggiunge Trebiciano da dove si devia verso il confine con la Slovenia.
Attraversiamo il tipico paesaggio Carsico caratterizzato da boschi di lecci e pini marittimi, con i caratteristici muretti a secco. Nel piccolo borgo sloveno di Orlek si seguono le indicazioni dei percorsi Zivi Muzej Kraza caratterizzati da sentieri scavati nella roccia carsica. Riattraversato il confine in mezzo al bosco, dove si trovano ancora i cartelli bilingue “Confine di Stato”, testimoni dell’epoca della Guerra Fredda tra Occidente e mondo Comunista, si raggiunge la strada asfaltata che collega Gropada a Padriciano.
Da qui si sale verso Basovizza, tappa molto conosciuta tra i ciclisti e gli escursionisti per i numerosi punti di ristoro. Si va in direzione della Riserva Naturale della Val Rosandra per due chilometri fino a raggiungere un altro bel punto panoramico sulla valle e sul Golfo.
Rientrati sull’itinerario principale si scende sulla strada provinciale 11 fino a raggiungere la Ciclopedonale Giordano Cottur, bellissima strada sterrata ricavata su un vecchia ferrovia dismessa che, caratterizzata da brevi gallerie e viadotti panoramici, conduce direttamente in città a Trieste.
Arrivare al mare e quindi a Piazza Unità d’Italia è semplice: una volta raggiunta la più grande piazza sul mare d’Europa, si prosegue per la costiera. Strada asfaltata che porta a Barcola, la spiaggia dei Triestini. Scegliamo di correre sul lato mare dove la passeggiata pedonale all’ombra dei pini marittimi, permette anche ai ciclisti di godere dello spettacolo della riviera.
Raggiungiamo quindi il Castello di Miramare con una breve deviazione dall’itinerario: la bellezza del castello e del parco vale la sosta, anche perché l’ultima parte del tracciato è la più impegnativa.
Ritornati sulla strada Costiera, si inizia a salire con pendenze accettabili del 4/5 %, ma una volta raggiunta Via della Vitalba si inizia a salire verso Santa Croce. Le pendenze sono importanti: da una media del 14% si passa a picchi del 17% fino al massimo del 18% poco prima dell’arrivo in paese.
Abbiamo percorso 56 chilometri con un totale di 650 metri di dislivello.
Tempo in sella 3h 30’.
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