Diario di viaggio: Salgareda-Monaco di Baviera in mtb

Diario di Viaggio: I Leoni di Baviera, da Salgareda a Monaco in mountain bike. (Tribe Magazine N. 7 Dicembre 2013)

Roberto Gallinelli racconta l’avventura da Salgareda a Monaco di Baviera in mtb.

Salgareda, 10 Agosto 2013, è un sabato mattina di una calda estate Italiana.

Dopo aver spiazzato i nostri fans che ci aspettavano sulle sponde del Piave per augurarci buon viaggio, mi ritrovo con Renato e Walter nel Piazzale della Chiesa di Salgareda per iniziare la nostra avventura.

Con noi tre, solo pochi intimi: i familiari di Walter che ci raggiungeranno a Monaco di Baviera in camper, Mirco, Enrico, Paolo e Silvano, che ha il compito non facile di documentare la nostra partenza, oltre che di raccontare in tempo reale sulla pagina facebook del Bike Tribe i progressi della nostra spedizione.

Siamo contenti di sentire l’affetto dei nostri amici, ma allo stesso tempo ci stimola il fatto che, a loro giudizio, in tre giorni, noi a Monaco non ci arriveremo mai!

Non c’è tempo per discutere sulle nostre ambizioni: qualche foto, una pacca sulla spalla e poi si parte!

Risalito il Piave fino a Collalto, deviamo verso la prima vera salita nei pressi di Tovena dove, dopo aver riempito le borracce e scalato un paio di ingranaggi, affrontiamo i tornanti del passo S. Boldo.

Sul punto più alto del Passo S. Boldo decidiamo per una pausa “merenda” di quindici minuti. Si riparte in picchiata (che goduria!) giù fino a Trichiana,  proseguendo per Sedico fino alla sosta per il pranzo in un ristorante vicino a Mas.

Siamo in forma: con un pranzo completo, primo, secondo, caffè e due belle “birrozze”, riacquistiamo tutte le nostre energie. Siamo pronti ad attraversare le Dolomiti!

I primi chilometri dopo un pasto abbondante sono più duri del previsto: ci guardiamo perplessi, ma non appena le “caldaie” entrano a regime, iniziamo a mangiare chilometri senza fermarci. Siamo quasi stupiti della nostra velocità media. Raggiungiamo Agordo, poi Cencenighe, Alleghe, Caprile: è un susseguirsi di villaggi alpini, uno più bello dell’altro fino ad Arabba, l’atto finale della prima giornata di viaggio, con tornanti e pendenze medie tra il 15% ed il 20% per cinque interminabili chilometri fino a Passo Campolongo!

Abbiamo raggiunto quota 2000 o quasi: siamo orgogliosi di noi stessi, ma non c’è tempo, perché dobbiamo scendere per non farci cogliere dal buio.

Sono le 19,45 quando, al limite del congelamento e con il sole che è già sparito dietro le vette Dolomitiche, arriviamo a San Martino in Badia! Oggi la prima tappa si è conclusa: abbiamo percorso 180 chilometri!

Domenica mattina 11 agosto: alle otto in punto, dopo una abbondante collazione partiamo con destinazione Leithen, un paesino Austriaco 15 chilometri dopo Innsbruck.

Il passo è buono, l’affiatamento altrettanto. Alle  13,30 siamo già a Vipiteno e, prima di affrontare  l’impegnativa salita che ci porterà al Passo del Brennero ci fermiamo per far riposare muscoli e menti. Pranziamo in un locale Tirolese e ci concediamo l’immancabile pennichella.

Una volta riprese le nostre mtb, raggiungiamo il confine Italo-Austriaco alle 16 in punto. Adesso puntiamo verso Innsbruck, dove arriviamo rispettando perfettamente la tabella di marcia. Sono quasi le sei del pomeriggio e siamo euforici perché l’hotel dove abbiamo prenotato per la notte è a soli 15 chilometri.

Mai tanta euforia fu fuori luogo: non avevamo messo in preventivo che la strada fosse in salita. E che salita!

Dal villaggio di Zirl percorriamo 5 chilometri tremendi con pendenze proibitive fino al 24%, in certi punti è davvero impossibile rimanere sulla bici. Siamo distrutti: andiamo avanti per inerzia, ma alla fine arriviamo alla meta. Quest’ultimo tratto ha messo a dura prova la nostra forza di volontà, ma abbiamo una notte intera per riposare e questa è una grande notizia!

Lunedì mattina: alle 8 e 48 si parte con destinazione Monaco di Baviera. In poco meno di un’ora varchiamo il confine tra Austria e Germania. Percorriamo un bellissimo sentiero attraverso il bosco fino a raggiungere il lago Walchensee. Il navigatore ci indica che mancano solo 90 chilometri a Monaco. Siamo ancor più motivati. La strada non dovrebbe riservarci brutte sorprese. Dopo la sosta partiamo: vogliamo essere nel centro della città per le 5 del pomeriggio. Sappiamo che Silvano è a casa sul pc e vuole vederci arrivare in diretta grazie alla webcam posizionata sul palazzo dei magazzini Ludwigbeck.

Andiamo di fretta, maciniamo chilometri. Da lontano si intravede la torre del Parco Olimpico: la metropoli Bavarese è vicina. Sono le 16,48 di lunedì 12 agosto 2013 quando entriamo in Marienplatz, il cuore pulsante della città. Siamo ebbri di felicità. Stiamo vivendo l’ennesima grande emozione che solo la mountain-bike può dare. E vogliamo condividerla con i nostri amici. Telefoniamo in Italia e comunichiamo a Silvano che l’obiettivo è stato raggiunto. Lui ci vede sul monitor grazie alla webcam che ci aveva indicato alla partenza. Guardiamo in alto verso il palazzo dove è fissato quel piccolo miracolo di tecnologia che ci permette di condividere con tutti la nostra gioia. Sorridiamo, ce l’abbiamo fatta!

ORE 16,48 MISSIONE COMPIUTA

Roberto Gallinelli

Il racconto è pubblicato su Tribe Magazine.

 

I commenti sono chiusi