Grande spettacolo sui sentieri del Garda Trentino. L’olandese Hielke Elferink e l’austriaco Hermann Pernsteiner hanno iscritto per la prima volta il loro nome nel prestigioso albo d’oro della Rocky Mountain BIKE Marathon che si è svolta sabato 29 aprile nell’ambito dello Ziener BIKE Festival Garda Trentino powered by FSA. Sul percorso lungo di 90.43 chilometri (Ronda Extrema) la Elferink ha impiegato 5h49’31” mentre Pernsteiner ha fermato i cronometri su 4h29’47”.
Il podio maschile è stato completato dallo svizzero Urs Huber (secondo in 4h31’21”) e dall’altro austriaco Alban Lakata (terzo in 4h31’21”,4), entrambi più volte vincitori a Riva (4 volte Huber, compreso il successo del 2016, 2 volte Lakata). I due si sono giocati il piazzamento allo sprint, dopo l’inutile tentativo negli ultimi chilometri di rientrare su Pernsteiner insieme a un gruppetto di 9 uomini all’inseguimento.
Pernsteiner ha preso il largo negli ultimi 400 metri della salita di Bocca di Tova, rampa decisiva sui 3.838 metri di dislivello che presentava il percorso lungo della Marathon.
Il leader della formazione Centurion Vaude, ha affrontato l’ultima discesa con un vantaggio rassicurante rispetto agli avversari, volando verso il successo in una corsa che una volta di più si conferma difficile, spettacolare e nobilitata da un campo di partenti di altissimo livello.
“Quella di sabato è sicuramente una delle vittorie più importanti della mia carriera” ha detto l’austriaco, che si era giù piazzato quinto nel 2015 e terzo l’anno scorso.
“Tutti vogliono vincere a Riva e il fatto di esserci riuscito mi riempie di orgoglio. Ieri ero determinato a puntare al successo. Ma durante la corsa ho avuto qualche problema: man mano che passavano i chilometri sentivo le gambe appesantite e sono anche caduto una volta. Evidentemente anche gli altri erano al limite e io alla fine ho avuto ancora abbastanza energie per tenerli a distanza”.
Il campione in carica Urs Huber le ha provate tutte per ridurre il distacco nel finale, ma ha ammesso di aver pagato i suoi stessi errori. “Stavo bene – ha spiegato – e ho gettato via la vittoria. All’inizio dell’ultima discesa ero secondo e convinto di poter rientrare. Purtroppo mi sono distratto e sono caduto, ma Pernsteiner ha meritato la vittoria, ha pedalato davvero molto forte oggi”.
Anche Hielke Elferink si è espressa con una prestazione di alto livello. Ma l’olandese non ha costruito la sua prima vittoria in Garda Trentino dominando in salita: ha fatto la differenza nei tratti tecnici della seconda metà del percorso, dimostrando eccellenti qualità nella guida della bici. L’atleta della Craft-Rocky Mountain ha affrontato la prima parte di gara in quarta posizione, poi ha preso il controllo a metà corsa, aumentando progressivamente il margine sulle avversarie.
“La corsa era veramente dura – ha spiegato Elferink. – Ho dimostrato che la mountain bike non è solo forza in salita. Io di certo oggi non ero la migliore in questo senso. Mi sono difesa, però c’erano anche diverse discese impegnative, sulle quali sono riuscita a dare il meglio e a fare la differenza”.
Sul podio della gara femminile sono salite anche la polacca Michalina Ziòlkowaska (seconda in 5h59’52”) e la tedesca Katrin Schwing (terza in 6h13’18”).
La sfida tra i bikers del Bike Tribe è stata vinta da Marco Gaiotto, veterano di questa manifestazione che ha concluso la Ronda Piccola con il tempo di 2h 50′ 26.’
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Photogallery courtesy by Bike Festival